spazi allargati ..verde ..azzurro!! tempi lontani in cerca di un'appartenenza. i tuoi piedi solcano starde mondane ma la tua anima viaggia su altri spazi.
profondi mutamenti e conoscenze vengono portate a consapevolezza. ogni passo e' discendere in dimensioni sempre piu' intime. La via ricercata si apre di fronte a te: e' una via luminosa che solo occhi risvegliati sono in grado di percepire. la verita' ricercata con fatica, e' sempicemente in te, occultata dal mondo appare viva e pulsante. per un attimo percepisci la vera via,ed ora sei come una lampada che illumina non solo per se' ma anche per gli altri viandanti.
DOPO AVER RICEVUTO IL SUO BOOK ALESSANDRA MI HA LASCIATO QUESTO MESSAGGIO:
L’isola del Paradiso Perduto contiene ora la penna che fu impugnata nei lunghi viaggi estivi attraverso la Francia del Sud dalle Alpi della Costa Azzurra sino ai Pirenei. Commozione e nostalgia si fondono in un nuovo stato dell’essere che sprofonda nell’impossibilità di commentarlo. Come si fondono la strada percorsa dai piedi con le righe percorse dal pennino in un indefinibile orizzonte dove la realtà tremula e appare il miraggio che la contiene. Un deserto difeso dai Grifoni, lambito dal Tarn, assopito nella sua memoria, ecco il diario sul quale la penna ha scritto, traendo dalla terra nascosta le parole interiori di un libro inespresso. Fra i vigneti che si spingono un sull’altro a ridosso del mare, la nostalgia si coglie a grappoli e fermenta nei legni. E nei mosti amaro è il vino, sa d’aceto questa storia che si sta scrivendo all’interno dell’anima. Ed è un calice amaro che disintegra l’esistenza sedutasi a forza su un seggio che non le appartiene. La penna non ha troni e non ha re. La penna non incorona, perché appartiene al vento che l’ ha prima liberata dal corpo dell’uccello che la tratteneva e poi l’ha sollevata nel cielo, lasciandola spirare assieme alla sua corrente, senza peso, nel mistero della sua provenienza. La penna si unisce alla spada solo nel Vento <.
Nessun commento:
Posta un commento